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lunedì 2 maggio 2011MORBID DARKNESS - SeraphimInformazioni Gruppo: Morbid Darkness Anno: 2011 Etichetta: S8n Records Contatti: www.myspace.com/morbiddarkness666 Autore: Mourning Tracklist 1. Seraphim (Of The Flames) 2. Thy Kingdom Gone 3. Prosthetic Cross 4. In The Shallows Of Those Lost 5. Fall And Rise Never Again 6. Embers Of Dawn 7. Sunrise, Bloodrise 8. Hatestorm 9. Sabbat Swarm 10. Cinders, Once Souls 11. Reapercussion 12. Seraphim (Of The Ashes) DURATA: 29:45 Il 2011 è anno di nuove uscite anche per i Morbid Darkness, Demonic Evocator (Chris Shaver) dopo aver prodotto demo e compilation (troverete girando per il sito le recensioni di "Walpurgis Rites" e "Volatus Veneficum") ha finalmente dato alla luce il primo full-lenght di questa sua creatura nata vent'anni fa. La scelta del titolo è ricaduta su "Seraphim", album che a detta dello stesso autore era nato come una traccia unica ma che in ogni suo passaggio, o definiamolo capitolo, subisce delle variazioni che ne permettono la facile riconoscibilità. E' una release istintiva, l'intento dell'artista canadese è quello di dare all'ascoltatore musica che fosse il più fluida e genuina possibile, per questo motivo ha deciso di scrivere e poi registrare le chitarre sfruttando l'attimo appena mutato in nota, stesso discorso per quanto concerne il drumming. Composto alla svelta sì, tanto per farlo assolutamente no, come in ogni suo progetto ci mette del proprio non rinnegando mai lo stampo primordiale delle influenze che hanno costruito le basi del sound, anche in questo caso è facile riconoscere Celtic Frost e Bathory, in alcuni momenti sembra di percepire la presenza di Unleashed e Darkthrone, in altri potreste riscontrare delle lontane similitudini con gli At The Gates più veloci. Di sicuro c'è che le melodie riprodotte fanno frequentemente capolino nel suolo svedese e i nomi più disparati vi attraverseranno il cervello e li riconoscerete una volta che incroceranno l'orecchio. Neanche trenta minuti che vanno via di filato adornati piacevolmente dagli inserti solistici frequentemente dotati di una più che discreta pulizia e carica heavy, sorretti dalla solita produzione a cura dello stesso Chris linda quanto basta per apprezzare la strumentazione, sporca quanto serve per non rendere "Seraphim" l'ennesimo prodotto black/death uscito da una fabbrica di giocattoli. Meno enfasi ed epicità a favore di un disco più diretto e in cui la parola "fronzolo" assume un valore alquanto limitato, è l'ennesimo cambio in corsa dopo un ultimo "Volatus Veneficum" nel quale i Bathory regnavano incontrastati, in questo "Seraphim" vengono immessi in un calderone più ampio e tributati con largo riferimento esclusivamente in occasione della citazione conclusiva di "Dies Irae". Vien da chiedersi il prossimo album dove andrà a parare? Muteranno ancora i punti di riferimento del suono? Come modellerà la proposta? Non lo so, fatto sta che i Morbid Darkness l'ascolto se lo son guadagnato proprio grazie allo sbattimento che Shaver mette in atto per dar forma alla sua musica, altro buon episodio, altro materiale da far girare più volte nello stereo. |
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